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Le domande più frequenti

Le strutture residenziali per anziani

Cos’è un Centro Servizi per Anziani?

Il Centro Servizi per Anziani è un presidio residenziale che offre accoglimento continuativo (in forma residenziale e/o semiresidenziale) per anziani (autosufficienti e/o non autosufficienti), impossibilitati a rimanere presso il proprio domicilio. Gli anziani accolti presso i centri servizi necessitano di assistenza medica, infermieristica o riabilitativa, generica o specializzata e usufruiscono di tutta una serie di servizi a carattere sanitario e alberghiero per garantire il più alto livello di qualità di vita possibile, in un’ottica di risposta il più personalizzata ed efficace possibile a bisogni e aspettative.

Quando arriva il momento di accedere a un centro servizi per anziani?

L’allungamento della vita media impegna sempre più i nuclei familiari nella supervisione e/o nell’assistenza diretta ad anziani e grandi anziani, le cui condizioni prolungate di cronicità richiedono un impiego di risorse (di competenze, di tempo ed economiche) che può diventare un carico gravoso per chi è coinvolto direttamente nella cura. A ciò si aggiunge, in alcuni casi, il sopraggiungere di condizioni di gravità tale che risulta impossibile garantire a domicilio condizioni di assistenza adeguata e rispondente ai bisogni sempre più complessi della persona anziana. In questo caso, i familiari avvertono la necessità di rivolgersi ai centri servizi per anziani, centri specializzati nella gestione e nella presa in carico della situazione, con l’avvio di percorsi che si traducono in risposte efficaci e commisurate agli effettivi bisogni emergenti dell’intero nucleo familiare coinvolto.

A chi ci si deve rivolgere per inoltrare la domanda per accedere a un centro servizi per anziani?

L’accesso ai Centri Servizi per anziani è solitamente subordinato a una valutazione multidimensionale della persona anziana, valutazione che considera più dimensioni che riguardano la persona. Nella Regione Veneto lo strumento necessario per l’accesso alle strutture residenziali è la scheda S.Va.M.A. (Scheda di Valutazione Multidimensionale dell’Adulto/Anziano), prodotta dalla U.V.M.D. (Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale) competente per territorio. Ci si può rivolgere pertanto al proprio Distretto Socio-Sanitario di appartenenza e/o all’Assistente Sociale del Comune di residenza della persona anziana per l’attivazione della Uvmd e l’implementazione della Scheda S.Va.M.A.

Quali sono le tempistiche per accedere a un centro servizi per anziani?

Le tempistiche di accesso ai centri servizi sono molto difficili da stabilire a priori, in quanto sono soggette a numerose variabili: la disponibilità di posti letto della struttura, la posizione nella graduatoria di accesso alle strutture, le caratteristiche specifiche dei bisogni della persona da accogliere, la congruità della struttura alla richiesta della persona, ecc.

Come si può sapere se ci sono posti disponibili?

Solitamente, è sempre opportuno contattare il Servizio Sociale della struttura per richiedere l’eventuale disponibilità di posti letto.

E’ possibile richiedere solo inserimenti definitivi o anche inserimenti temporanei e/o diurni?

La disponibilità di accoglimenti residenziali definitivi o in via temporanea è solitamente a discrezione del centro servizi, pertanto è opportuno contattare il Servizio Sociale della struttura per acquisire il dato specifico della singola realtà.

E’ possibile visitare i centri servizi per anziani?

Solitamente è possibile fissare un colloquio informativo con l’Assistente Sociale dei centri servizi per raccogliere tutte le informazioni utili sulla struttura e, contestualmente, effettuare una visita degli ambienti comuni.

E’ presente materiale informativo che spiega quali sono i servizi offerti dai centri servizi per anziani?

Oltre al colloquio informativo per la raccolta di dati utili a prendere una decisione, i centri servizi si dotano di una Carta dei Servizi, solitamente un opuscolo informativo che contiene la presentazione della propria mission e dei servizi offerti, affinché il cittadino possa operare la scelta più opportuna in base ai propri bisogni e alle proprie aspettative. In alcuni casi, i centri servizi si dotano anche di altri strumenti (sito web, pagina Facebook) con l’obiettivo della massima trasparenza possibile sia relativamente all’offerta che allo stato dei servizi in essere all’interno delle strutture residenziali.

Aspetti burocratici e documentazione

Che cosa è la scheda S.Va.M.A?

La scheda SVAMA (Scheda di Valutazione Multidimensionale dell’Anziano), approvata con DGR 3979 del 9 novembre 1999 a cui si sono aggiunte poi ulteriori modifiche, è lo strumento di valutazione delle persone anziane in condizione di bisogno per l’accesso ai servizi residenziali, e ai profili di ADI-A e ADI-MED. La scheda ha lo scopo di valutare in modo omogeneo le istanze delle persone anziane non autosufficienti misurandone le condizioni, sociali e socio-sanitarie, e definendone il conseguente profilo assistenziale. La scheda Svama si compone di tre valutazioni: scheda Svama sanitaria, scheda Svama cognitivo – funzionale, scheda Svama sociale. La valutazione effettuata tramite la somministrazione di queste tre schede concorre alla definizione di un profilo assistenziale e di un punteggio di priorità che colloca la persona valutata all’interno di un Registro Unico della Residenzialità di ciascuna Ulss.  La validità della valutazione effettuata tramite scheda Svama ha durata di un anno, entro il quale è possibile richiedere una nuova rivalutazione delle condizioni della persona anziana.

Cosa si intende per inserimento tramite impegnativa di residenzialità?

Per impegnativa di residenzialità si intende il titolo che viene rilasciato al cittadino per l’accesso alle prestazioni rese presso servizi residenziali e diurni autorizzati all’esercizio e accreditati ai sensi della L.R. n. 22/02. L’emissione dell’impegnativa di residenzialità comporta il riconoscimento della quota di rilevo socio-sanitario regionale, pertanto si considera a carico del cittadino la sola quota alberghiera relativa all’accoglimento presso i centri servizi e non la quota sanitaria a carico, quindi della Regione.

Cosa si intende per inserimento in regime privato?

L’inserimento a regime privato pertanto non prevede il riconoscimento della quota sanitario a carico della Regione, pertanto risulteranno a carico del cittadino sia la quota alberghiera dell’accoglimento presso i centri servizi che la quota sanitaria. L’eventuale riconoscimento dell’impegnativa di residenzialità resta subordinato alla posizione del cittadino all’interno del Registro Unico della Residenzialità, che può modificarsi conseguentemente alla modifica del punteggio rilevato dalla Scheda Svama.

Si può richiedere il trasferimento da un centro servizio anziani a un altro? Si può scegliere per un rientro a domicilio, una volta effettuato l’inserimento?

Si, si può richiedere il trasferimento da un centro servizio anziani a un altro, in quanto nell’ambito della residenzialità la libera scelta si concretizza nella facoltà del cittadino di scegliere, in quanto titolare dell’impegnativa di residenzialità, il Centro di Servizi per persone anziane non autosufficienti accreditato maggiormente rispondente alle proprie esigenze assistenziali, alle proprie aspettative e alle disponibilità economiche.

E’ possibile anche il rientro a domicilio, compatibilmente con le condizioni della persona e con valutazione dell’adeguatezza dell’abitazione alla situazione della persona. Si fa presente l’opportunità di accertarsi con i centri servizi della presenza di un obbligo di preavviso rispetto alle dimissioni.

E’ sufficiente la Scheda S.Va.M.A. per accedere ai centri servizi oppure è necessaria ulteriore documentazione?

Ogni centro servizio è dotato di propri protocolli e procedure, anche per la fase di accoglimento della domanda di accesso. E’ opportuno consultare il Servizio Sociale del centro servizio e acquisire eventuale modulistica per formalizzare la richiesta di inserimento presso la struttura residenziale.

Chi firma il contratto?

Il contratto normalmente viene firmato direttamente l’ospite, se le sue condizioni di salute lo consentono. Se, invece, la persona interessata al ricovero presenta un quadro clinico complesso o impossibilità di altro tipo, si richiede la presenza e la firma di un garante (in genere un familiare) o si consiglia di richiedere la nomina di un amministratore di sostegno.

All’interno dei centri servizi per anziani come ci si deve comportare rispetto ad alcune pratiche burocratiche come cambio di residenza, attivazione richiesta di riconoscimento di invalidità civile, ecc.?

All’interno dei centri servizi, è solitamente presente un Ufficio di Servizio Sociale che si occupa dell’espletamento delle pratiche burocratico- amministrative relative alle persone accolte e/o accompagna i familiari nell’attivazione delle procedure necessarie a implementare le suddette pratiche.

Aspetti economici

Quali sono i costi da sostenere per un accoglimento presso un centro servizi per anziani?

Ogni struttura applica una “retta” di accoglimento relativa ai costi alberghieri e di gestione e a quelli sanitari se l’ospite non ha diritto all’Impegnativa di Residenzialità (contributo regionale). Ci possono essere dei costi aggiuntivi alla retta così prevista, costi legati a prestazioni o servizi in più rispetto a quelli standard (es. lavanderia, servizio trasporto, servizio di parrucchiera, … ).

Il soggiorno presso un centro servizi per anziani è detraibile dalle tasse?

E’ detraibile dalle tasse solo una parte della retta di accoglimento, quella riconducibile ai costi sanitari delle prestazioni ricevute. Solitamente, l’ente produce una certificazione, utile alla compilazione della dichiarazione dei redditi, con l’indicazione delle spese sanitarie sostenute.